Bovino Marchigiano: allevamento
Sempre attenti alla valorizzazione del patrimonio genetico storico e gastronomico del Montefeltro, i Celli commercializzano bovini adulti di Razza Marchigiana IGP provenienti da un unico allevatore, con il quale vantano una lunga collaborazione: l'azienda agricola Grazia Pietro di Perticara (RN).
Così nel 1997 fu stipulato tra l'azienda Celli e Pietro Grazia un accordo per mettere a punto una filiera chiusa a due per la Razza Marchigiana. La scelta di specializzarsi eliminando gli altri incroci destava non pochi dubbi in Pietro e altre preoccupazioni venivano dal fatto che l'operazione si prospettava di lunga durata e costosa. Di contro, però, vi era la realizzazione di un prodotto di sicura qualità e la garanzia dell'acquisto di tutti i bovini da parte della ditta Celli. Dalle prime 10 mucche acquistate a Urbania, con un toro selezionato al Centro Genetico di Perugia, grazie ad un intenso lavoro lungo quasi dieci anni, l'azienda è arrivata oggi ad avere due stalle: una che conta 60 fattrici e due tori da riproduzione, e una per l'ingrasso di vitelli e vitelloni.
Gli animali crescono pascolando liberamente da aprile a novembre su un terreno di 35 ettari, che si estende nel parco minerario di Perticara, e sono alimentati con prodotti non OGM e da agricoltura biologica, per il 70% di produzione propria. Dalla nascita all'allevamento fino alla vendita, i capi di bestiame certificati e ottenuti da questa selezione non escono mai dal territorio comunale di Novafeltria, fatta eccezione per la macellazione che comunque viene eseguita nel Comune limitrofo di Talamello, dove si trova il mattatoio comunitario a bollo CEE.
L'azienda agricola Grazia Pietro.
Nata nel 1964, quando, con la chiusura della miniera di zolfo del Certino, Domenico Grazia acquistò "Scandolaio", un podere con una piccola casa rurale e 15 ettari di terra coltivabile a Miniera di Novafeltria, l'azienda Grazia iniziò la sua attività con una piccola stalla ristrutturata dallo stesso Domenico, un fienile per il foraggio e i cereali e dieci mucche Simmenthal rosse pezzate, acquistate alle fiere di bestiame. Si produceva latte, fieno e cereali, si faceva formaggio ad uso familiare e ogni tanto si vendeva qualche vitello: tra gli acquirenti c'era, già allora, anche Agostino Celli, capostipite della famiglia che gestisce oggi la Bottega della Carne di Novafeltria.
Gli anni dal 1982 al 1995 non furono facili per i Grazia.
A causa di gravi problemi di salute del padre, Pietro, che fin da ragazzo aveva collaborato all'attività di famiglia occupandosi del lavoro in campagna, mentre i genitori portavano avanti la stalla, si trovò a dover decidere se chiudere l'azienda oppure occuparsene a tempo pieno insieme alla moglie.
Inutile dire che scelse la seconda via e dal 1990 ampliò e modificò le strutture esistenti, passando dalla stabulazione fissa a quella mobile, e aumentando i capi di bestiame da 15 a 40.
Il rapporto coi Celli si mantenne anche con l'avvicendamento generazionale e Domenico Celli, come il padre, continuò a stimolare l'allevatore a privilegiare i capi a ciclo chiuso, nati e cresciuti in azienda.
Ulteriori investimenti per la casa, il fienile, un'altra stalla, con box anche fuori per lasciare gli animali liberi di uscire, e tori da riproduzione, rischiavano di mettere in crisi l'attività, i cui utili non erano sufficienti a coprire i debiti e a far fronte alle spese famigliari.
Ma la collaborazione con Domenico Celli per la produzione di bovini marchigiani IGP si rivelò una potente risorsa.
NELLA FOTO: l'area marcata in blu è riservata al pascolo, le zone tratteggiate di rosso sono per l'alimentazione dei bovini, a base di cereali e foraggio.
L'area è circoscritta fra le localita di Perticara, Maiano, Miniera, Ugrigno.